Parco nel complesso di Villa Prampolini

Già parco all’inglese dell’originaria villa con pertinenze rustiche poi distrutto nel periodo bellico e fortemente ridimensionato dai piani di sviluppo industriale dell’area, il progetto prevede nell’affiancamento di tale edificio destinato a strutture terziarie la massima riduzione volumetrica al punto da assimilarla ad un rilievo del terreno. Il complesso “ipogeo” propone una connotazione paesaggistica dimessa ed una capacità di ampliamento in tale area di pertinenza.
Il padiglione per uffici, come ampliamento della Villa, è concepito come uno spazio trasparente sollevato su sottili pilotis, a margine del giardino.
La leggera architettura della dipendenza appare appoggiata ai soli volumi di risalita e servizio.
Un rivestimento a legno e verde armonizza la preesistente centrale termica integrandola con la dipendenza. Una corte ritagliata nel fronte sud della cortina vetrata permette di preservare e integrare con l'edificio un boschetto di aceri situati in corrispondenza dell'impronta del manufatto.